Come possiamo comprendere ciò di cui
abbiamo veramente bisogno se non sappiamo ascoltarci? Sapere ascoltare non è
riflettere o analizzare, non ha niente a che fare con le tipiche attività della
mente che riempiono le nostre giornate. Sapere ascoltare è in primo luogo stare
ed accogliere quello che c’è
Come al solito vi invito a
visitare la pagina di Aquarian Waves: https://www.aquarianwaves.org/la-scuola-insegnanti
).
Sapere ascoltare in profondità il
nostro animo è sapere creare il vuoto. Non è tanto una condizione di assenza di
pensieri quanto il non essere trascinati da essi, o per meglio dire, non essere
identificati con essi. Sì, perchè il punto chiave, la sorgente di ogni nostro
malessere, è il fenomeno di identificazione. Quando siamo identificati con l’immagine
di noi, con la nostra storia, con il nostro passato e pensiamo ormai di sapere
tutto di noi ecco che siamo identificati con una (falsa) immagine di noi. Da
qui creiamo teorie su come le cose dovrebbero essere, diventiamo molto giudicanti
e cerchiamo la soluzione attraverso questo tipo di mente fortemente contaminata
da pregiudizi. In questo modo non c’è via di uscita. Se il nostro intento è
essere felici e pienamente realizzati la via della mente NON è la via da seguire.
Attraverso le vie meditative ed
il movimento consapevole (Soul Motion) possiamo ad esempio imparare a stare con
quello che c’è senza volerlo cambiare, senza cercare una soluzione. Si impara ad
accogliere, a stare, a danzare con ciò che si manifesta, a lasciare che il
tutto si riveli nella sua natura impermanente.
Si impara ad avere emozioni, ad
accoglierle ma non a diventare esse. Le emozioni ci appartengono, non il
contrario. Nel vuoto c’è passione, coinvolgimento, presenza ma non
identificazione. Io sperimento l’emozione ma so di essere altro. E’ così che si
impara ad ascoltarsi in profondità
Questo è quanto si impara in
Aquarian Waves https://www.aquarianwaves.org/la-scuola-insegnanti.
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