Alla domanda “credi nel destino?” le persone rispondono con
molte sfumature. C’è chi ritiene di essere soggetto ad una sorta di fato
inesorabile e chi invece è certo di avere in mano pienamente la propria vita.
Naturalmente ci sono poi tutte le posizioni intermedie.
Dal mio punto di vista nessuna di queste posizioni coglie a
segno il problema. E nuovamente la natura offre una risposta chiara ed
inequivocabile.
Quale è il destino del seme di un fiore? Portare a pieno
sviluppo il fiore che è nel potenziale genetico del seme. Succederà esattamente
questo? Dipende dalle condizioni ambientali. Se il seme è posto nel terreno
giusto e riceverà la giusta quantità di sole ed acqua non c’è motivo per cui il
seme non debba dare vita al fiore nella sua massima espressione. Al contrario se
le condizioni ambientali non sono ottimali il fiore potrebbe non sbocciare o
comunque svilupparsi solo in parte. Ma potrebbe mai il seme di una rosa dare
vita ad un tulipano? No!
Che sia una pianta, un animale o un essere umano il
principio non cambia: esiste un potenziale interiore che può svilupparsi o meno
in funzione dell’eco sistema in cui vive. Naturalmente va tutto scalato in
dimensione e gradi di libertà a seconda che si parli di una rosa, di un cavallo
o di un uomo o donna. Per gli esseri umani c’è un’ampia gamma di potenzialità
da esprimere su ogni livello di manifestazione, dal piano materiale a quello
spirituale. Ma se andiamo a fondo su un altro tema chiave, quello della
felicità, è evidente che essa coincida con la piena realizzazione e
manifestazione di ciò che siamo nel profondo. E la radice di ogni sofferenza è
vivere una vita che non è la nostra. Pur avendo apparentemente tutto in molti
di noi c’è infatti un’inquietudine che è la misura della distanza tra noi ed il
nostro vero sé.
La domanda “credi nel destino” è quindi fuorviante perché
porta solo a teorie speculative.
La formulazione corretta è la seguente: conosci il tuo
potenziale? Conosci quale progetto unico ed irripetibile è dentro di te? Sai
come collaborare consapevolmente con esso? In altre parole, conosci la missione
della tua anima?
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