mercoledì 25 ottobre 2023

YOGA OVER 50: Yoga ed autostima

 


Si sente parlare spesso di “autostima” e di corsi/terapie che cercano di innalzarla. Senza minimizzare l’importanza di questo tipo di soluzioni vorrei oggi presentare il punto di vista dello yoga.

Lo yoga non lavora direttamente sull’autostima ma sulla chiarezza interiore, in altre parole va direttamente alla sorgente del problema. La stima che infatti abbiamo di noi stessi, alta o bassa che sia, è comunque una visione interiorizzata di come pensiamo di essere visti dagli altri. Il nostro centro interiore è sbilanciato verso l’esterno, ne è schiavo. La nostra stessa personalità è in buona parte strutturata su una serie immagini di noi stessi che si sono formate nel tempo e che molto dipendono dai giudizi altrui. Nel corso degli anni questi giudizi esterni sono diventati una voce interiore che ci da un punteggio, spesso negativo, sulle varie cose che facciamo.

Nello yoga non c’è alcun giudizio o punteggio. Al contrario si impara ad andare oltre i filtri della mente per vedere le cose per come sono, per ascoltarci in profondità, per ritrovare il centro interiore. Lo yoga non lavora sulla personalità in quanto la considera un’immagine illusoria, lontana da ciò che veramente siamo. Lo yoga vede ogni essere umano come un campo di potenzialità inesplorate e pronte ad essere portate alla luce. Il fine non è l’apprezzamento altrui, ma il sentirsi integri e padroni della propria vita.

Quando, a lezione, faccio vedere una nuova posizione di yoga molto spesso gli allievi sgranano gli occhi ed in modo più o meno esplicito manifestano tutta la loro certezza sull’impossibilità a fare la stessa cosa. Ma io non insegno mai niente che i miei allievi non siano in grado di fare. In un gergo psicologico potrei dire che ho più stima di loro di quanto loro l’abbiamo verso se stessi. Ma non si tratta di questo. Molto più semplicemente vedo un potenziale in loro stessi che loro non vedono. Di fatto i miei allievi, alla fine e con la giusta metodologia, riescono a fare tutto quello che propongo.

La stima è una cosa, la consapevolezza è ben altro. Nel praticare yoga si acquista fiducia e sicurezza interiore, il problema della stima neanche si pone più.


mercoledì 4 ottobre 2023

YOGA: la felicità cammina con i nostri piedi

 


la nostra struttura scheletrica è fatta per stare in posizione eretta, questa è una caratteristica strutturale che ci differenzia da tutti gli animali. Passiamo però sempre più tempo da seduti, molto di più di quanto accadesse in passato. Questo significa che non stiamo usando il corpo nella maniera corretta.

Nelle posizioni dello yoga tutto è finalizzato a tenere in buona salute la colonna vertebrale che è l’asse portante della nostra personalità, la via principale di movimento dell’energia vitale (parleremo di questo argomento in prossimi articoli). Per questa ragione, in una corretta pratica dello yoga, si parte dalle posizioni in piedi. Se infatti la struttura del nostro corpo è fatta per stare in posizione eretta è proprio da lì che bisogna iniziare per ricreare il corretto allineamento che vada a tonificare la muscolatura nell’intorno della colonna vertebrale.

Benessere, energia e consapevolezza vanno di pari passo.

Le posizioni in piedi sono ottime per rafforzare la parte inferiore del corpo, in particolare le caviglie, i glutei, i tendini del ginocchio ed i quadricipiti. Sono le posizioni di base per il radicamento e la centratura creando flessibilità, forza, resistenza e coordinazione. Una base solida è fondamentale per l'integrità di qualsiasi struttura, che si tratti di un edificio o di un corpo.

Una delle caratteristiche che distinguono un principiante da un praticante di yoga con una certa esperienza è l’uso dei piedi. Nelle persone che non hanno mai praticato o praticano yoga da poco tempo le dita del piede sono poco vitali e non creano una vera radicalizzazione, manca una vera azione nell’arco plantare. Tutto questo non rende il resto della gamba così attivo da essere di supporto per la colonna vertebrale. In altre parole, più impariamo a radicarci nei nostri piedi più creiamo estensione e, quindi, benessere nella nostra schiena.

E nuovamente, tutto questo non li limita al suo aspetto fisiologico. Una vera estensione della colonna vertebrale e la conseguente apertura del torace modifica, in chiave positiva, il nostro approccio psicologico nei confronti della vita.

In altre parole, da come uso i miei piedi determino il mio livello di felicità.

Ti suona strano? E’ probabile ma semplicemente perché non siamo mai stati educati a prenderci veramente cura di noi stessi. Lo yoga è una tecnologia estremamente raffinata per il benessere, la libertà interiore e l’autorealizzazione.

mercoledì 27 settembre 2023

Dal mal di schiena alla libertà attraverso lo yoga

 


E’ opinione diffusa che la pratica dello yoga combatta ed elimini il mal di schiena. Non sempre è così. Una non corretta pratica dello yoga può causare danni invece che eliminarli. A me è successo un paio di volte, mentre praticavo yoga con un eccesso di confidenza assieme ad una scarsa attenzione sul mio corpo. Da lì, però, ho imparato molte cose sia per la mia pratica personale che per l’insegnamento.

A lezione da me arrivano, ogni tanto, persone che hanno avuto problemi per una pratica di yoga scorretta. E’ molto frequente, in certi stili di yoga più parenti del fitness che del vero yoga. In genere chi si fa male sono persone giovani, elastiche che hanno fatto sequenze dinamiche e fluide. Perché succede? E’ semplice! Chi è elastico per natura è meno consapevole del proprio corpo di chi è rigido. Un corpo rigido si fa sentire, un corpo elastico ti illude di poter fare tutto, non evidenzia i tuoi limiti.  E se non hai sviluppato una vera pratica di ascolto e confondi lo yoga con una performance fisica il problema è dietro l’angolo.

L’ascolto e l’attenzione ai dettagli sono punti cardine di una corretta pratica dello yoga. Il primo obiettivo è smantellare le abitudini sbagliate, quel modo abitudinario con cui usiamo il nostro corpo. Ad esempio, chi è elastico nella zona lombare tende, per abitudine, ad “usurare” tale zona con super lavoro fino a che, in un futuro più o meno prossimo, riceverà un conto salato.

Ma andiamo oltre ed accediamo ad una visione più sottile delle nostre abitudini.

Il corpo è il più grosso “data base” della nostra storia personale. La vita quotidiana, nel suo continuo ripetersi, ha scritto nel corpo una storia, reiterandola ogni giorno, e lo ha fatto senza una vera consapevolezza da parte nostra. Stress, problemi, lavoro, relazioni, ogni cosa ha lasciato una traccia nel corpo. C’è spesso un carico esistenziale che osservo nella postura di molte persone che frequentano i miei corsi di yoga.

Ora, questa “memoria posturale” non è solo una semplice impronta del passato. Al contrario, come tutti i ricordi, agisce nel presente condizionando il nostro futuro. In altre parole, il corpo ci ricorda costantemente chi siamo stati, ci ripropone il nostro io di sempre. Quel carico esistenziale che portiamo sulle spalle non è solo una forma che, ormai, il nostro dorso ha assunto. E’ un vero e proprio “promemoria” che ci ricorda che abbiamo un’esistenza pesante.

Non ha quindi importanza se il tuo corpo è rigido o elastico, se in passato facevi cose che adesso non sei più in grado di fare. Questo è il punto di vista di una mentalità agonistica sportiva che non ha niente a che vedere con lo yoga. Il punto è un altro: il tuo corpo ha registrato una storia di te che si è realizzata in anni di vita inconsapevole. Vuoi cambiare vita? Non puoi farlo se non modifichi la memoria del tuo corpo.

Lo yoga è nato per sovrascrivere in te, a partire dal corpo, una nuova storia orientata alla libertà ed al benessere.

Quindi, vuoi fare yoga perché hai il mal di schiena? Bene, imparerai che il tuo mal di schiena è un dono perché ti ha fatto incontrare lo yoga. Non solo starai meglio ma acquisirai anche nuova libertà interiore.

Ma che sia lo yoga nella sua tradizione classica.

Per maggiori informazioni sulle mie classi di yoga:

Andrea +39 320 2306583

info@andreabuonaccorsi.com

Puoi anche visitare il mio sito web https://www.andreabuonaccorsi.com/



mercoledì 3 maggio 2023

Yoga e trasgressione

 


Non sono un medico e quindi mi rifaccio alla letteratura scientifica: buona parte dei problemi di salute sono generati da noi stessi con un cattivo stile di vita. Si dice che il 90% delle malattie sia prodotto da noi stessi in base a ciò che fumiamo, mangiamo, beviamo, all’attività fisica che non facciamo, al modo in cui alimentiamo anche le nostre emozioni e la nostra mente. Questo è ormai un dato di fatto. Quindi, ne consegue, che, in molti casi, la salute può essere recuperata e conservata con un corretto stile di vita.

Cosa vuol dire però questo? Beh, spesso risuona come rinunciare a certi piaceri ed impegnarsi in qualcosa di faticoso. Un famoso comico ha fotografato questo retro-pensiero collettivo con una battuta “vivere da malati per morire sani”. E’ una frase di sicuro effetto. Non fotografa la realtà delle cose ma il pensiero collettivo sì. In altre parole, uno stile di vita corretto sarebbe adottare un insieme di regole che rendono la vita “sana” ma anche controllata, triste, senza sapore e soprattutto faticosa. Dopo anni di educazione scolastica, familiare, religiosa basata sul dovere e sul rispetto delle regole è evidente che il piacere immediato è ciò che ci appaga di più. Poi, ogni tanto, intervengono i sensi di colpa e proviamo a dare una raddrizzata alla nostra vita. Ma se agiamo solo per forza di volontà le cose non durano e se lo fanno paghiamo tutto questo in termini di perdita di sensibilità, autenticità, rilassamento. Diventiamo una sorta di Iron Man con una corazza emotiva che non sappiamo più togliere.

In realtà volontà e piacere, forza ed adattabilità, fervore e leggerezza, disciplina e libertà sono “finti” opposti che nella pratica dello yoga si integrano perfettamente.

Tutto parte da un atto di volontà che è sempre il motore trascinante. Ma nello yoga volontà e consapevolezza si sostengono a vicenda. Cosa vuol dire questo? Nel mondo convenzionale la consapevolezza è un fatto puramente di testa: mi impegno nel fare una certa cosa perché si sa che è giusto così, è ciò che va fatto. Mi piacerebbe fare altro ma la consapevolezza mi impone di fare il mio dovere. Nello yoga si impara a realizzare che ognuno di noi è “pura coscienza” e quindi maggiore è la consapevolezza maggiore ed intensa è l’esperienza di chi veramente siamo.

All’inizio serve un atto di volontà per superare certe abitudini ma, piano piano, lo yoga va a cambiarci nel profondo, generando salute e riscrivendo il nostro inconscio dove risiedono tutti i lacci che ci legano alla vita di sempre. Impariamo che ognuno di noi è ben oltre quello a cui ha sempre creduto. Ed è così che facciamo la più grande trasgressione di tutti i tempi: decidiamo liberamente della nostra vita.


martedì 14 marzo 2023

YOGA OVER 50: benessere e consapevolezza integrando il corpo e la mente attraverso lo yoga

 

Spesso confondiamo l’essere in salute con l’assenza di malattia e forse, addirittura, con l’assenza di sintomi. In realtà sentirsi bene va molto al di là di un fattore medico e riguarda l’energia vitale e quanta espressione creativa è presente nella propria vita.

Una corretta integrazione fra corpo e mente apre ad un vero benessere. Se infatti trascurare il corpo, non fare attività fisica, avere un non corretto stile di vita è la via maestra per procurarsi dei guai, anche trattare il corpo come se fosse una macchina non fa emergere tutte le potenzialità che sono in nostro possesso, soprattutto quando abbiamo superato una certa soglia di età.

Nella tradizione yoga il corpo è ben oltre la sua funzione bio-meccanica. E’ energia, intelligenza e consapevolezza. E lo yoga è esattamente la capacità di allineare tutte queste componenti. Se usciamo da una visione meccanicista, che ormai anche la scienza ha rinnegato, osserviamo che tutte le problematiche che si manifestano con l’avanzare dell’età non sono solo nel corpo o solo psicologiche. I disturbi fisici hanno una loro controparte mentale e quelli psicologici, come stati d’ansia, attacchi di panico, depressione, hanno una loro base somatica. Quindi curare, ma ancora prima, coltivare il vero benessere richiede di non separare il corpo dalla mente ma di vederne l’insieme. Lo yoga è lo strumento principe per tutto questo.

Quindi, fare del movimento e attività ginnica è sicuramente una buona cosa ma lo yoga offre una marcia in più proprio perché si basa su una visione dell’essere umano estremamente più ricca di qualsiasi altra disciplina. In un’attività sportiva, anche dilettantistica, c’è sempre dietro una qualche idea di prestazione, che va “ridimensionata” in funzione dell’età. Nello yoga non c’è prestazione e qualsiasi età, stato di salute, condizione fisica è perfetta perché il processo trasformativo, l’incremento del benessere parte da dove siamo ed è strettamente connesso con la consapevolezza. Quest’ultima non ha età.

Citando un antico aforisma: “prima di fare qualunque cosa centrati nello yoga”. Quindi, se è maggiore salute e benessere che stai cercando, se vuoi una nuova rinascita, fai pure qualunque cosa ma prima di tutto fai perno sullo yoga.

Quale yoga? Qui si apre un altro capitolo che affronterò prossimamente. Ma se hai in mente quei video in cui donne e uomini molto giovani ed atletici eseguono posizioni molto plastiche, ecco, lo yoga è ben altro.

YOGA OVER 50: se è maggiore salute e benessere che stai cercando, se vuoi una nuova rinascita, lascia che lo yoga ti accompagni in questo percorso.

Per maggiori informazioni:

info@laviadelloyogaintegrale.com 

www.laviadelloyogaintegrale.com 

+39 320-2306583


martedì 28 febbraio 2023

YOGA OVER 50: Rinascere a nuova vita con lo yoga

 

YOGA OVER 50: questo è un invito ad usare lo yoga per rinascere a nuova vita

Per maggiori informazioni: info@laviadelloyogaintegrale.com , www.laviadelloyogaintegrale.com oppure 320-2306583

Nella mia esperienza personale, di quasi 40 anni di praticante ed insegnante, lo yoga funziona molto meglio superata la soglia degli “anta”, potrebbero essere i 40 come i 50, 60, 70.

Bisogna infatti uscire dallo stereotipo che lo yoga sia una forma di fitness per persone giovani ed elastiche. Niente di tutto questo. Lo yoga è una tecnologia super sofistica orientata al benessere integrale (corpo, emozione e mente), al generare nuova energia e chiarezza interiore. Si parte da dove siamo, qualunque sia la nostra condizione, e lo yoga ci accompagna nel nostro personale percorso per recuperare salute e per avere un nuovo approccio creativo verso la vita.

L’unica cosa è che lo yoga va fatto con competenza, attenzione ai dettagli e va adattato alle caratteristiche individuali. Un approccio standard, uguale per tutti NON va bene. Lo yoga si rivolge all’individuo e non alla massa.


giovedì 23 febbraio 2023

Yoga over 50

 

Nella visione della tradizione yoga la vita umana ha molte più potenzialità di quanto siamo abituati a pensare: molto più longeva, più energia, chiarezza interiore e capacità di creare la propria vita. Rispetto al mito dell’eterna giovinezza a base di chirurgia estetica, filler, medicinali e rimpianto di quando si era più giovani lo yoga ha una proposta precisa ed in chiave integrale, non di facciata. Il costo? Devi praticare con consapevolezza ed imparare a prenderti veramente cura di te stesso.

E lo yoga funziona molto meglio se siamo oltre gli ….anta!

Per maggiori informazioni: info@laviadelloyogaintegrale.com  www.laviadelloyogaintegrale.com

Pochi giorni fa è stato il mio compleanno. Ho spento 65 candeline, condensate fortunatamente, in una singola candela, giusto per non scatenare un incendio e non dover soffiare a ripetizioni multiple.

65 è uno di quei numeri che fanno da sparti acque.

1) Si hanno sconti speciali al cinema.

2) Quando si fa pubblicità a pagamento su FB e si dettaglia l’età del pubblico a cui vogliamo proporre un certo evento si scopre che esistono tutti i numeri e due grandi categorie: gli under 18 e gli over 65.

3) E poi c’è un fantastico film che molti avranno visto “Operazione sottoveste” dove Cary Grant, nelle vesti del comandante del sommergibile americano pitturato di rosa, si lascia andare a questa massima nei confronti dell’universo femminile: le donne sotto i 21 anni sono protette dalla legge sopra i 65 sono protette dalla natura, nel mezzo è caccia libera!”. Il film è del 1959 quando ancora negli Stati Uniti si diventava adulti a 21 anni ed, evidentemente, non era ancora esploso il movimento femminista.

Ok, tutto questo per dire che sono arrivato a 65.

Poi mio figlio mi ha detto: “senti, tu grazie allo yoga fai cose che neanche un trentenne riesce a fare. Invece di scrivere su temi sempre così esoterici perché non parli delle possibilità offerte dallo yoga nel contrastare e, per certi versi, invertire il processo di invecchiamento?” E mi ha suggerito questo titolo “Yoga Over 50”. Ho quindi pensato: “ok, qui ci rientro abbondantemente, la maggior parte dei miei allievi sono over 50 e ci sono comunque varie cose esoteriche da dire anche su questo tema. Ci sto!”

Quindi scriverò un po’ di articoli sullo yoga per gli over 50. Ma soprattutto farò delle proposte precise!

Ma perché over 50 e non over 40, od over 60, 70, 80…? Ecco, ho pensato così che 50 non stesse per 50 anni ma per 50% (cinquanta percento). Cioè vorrei scrivere in relazione allo yoga per tutti coloro che sono oltre il 50%, oltre la metà della propria vita. E adesso mi spiego meglio.

Dividiamo la nostra vita in due parti, che ovviamente non saranno di lunghezza uguale anche perché, ancora, non sappiamo quale sarà il nostro numero finale. No, non è un criterio di lunghezza temporale. Mettiamola così, c’è una prima metà della nostra vita in cui siamo mediamente giovani ma anche totalmente inconsapevoli. Pensiamo di avere un’idea di come vogliamo la nostra vita ma spesso questa idea è frutto di un condizionamento culturale. E’ l’età in cui si studia, troviamo un lavoro, accendiamo il muto per comprare casa, creiamo una famiglia, facciamo i figli, li portiamo a scuola ecc…ecc... In pratica è quella prima metà della vita in cui paghiamo una sorta di debito karmico alla società.

E poi c’è la seconda metà, l’over 50 (percento). Qui la vita può continuare sulla scia di prima, sei solo più vecchio ed i potenziali problemi crescono esponenzialmente: pressione alta, disturbi cardiaci, obesità, osteoartrite, osteoporosi, mal di schiena cronico, dolori alle articolazioni e molto altro, anche sul piano psicologico. Generalmente, nessuno ti dice che potenzialmente si apre un periodo molto bello di libertà interiore, pienezza del vivere e creatività. Ti serve recuperare salute, energia e chiarezza interiore.

Ecco lo yoga over 50.


giovedì 2 febbraio 2023

Lo yoga non si apprende online, parte 2

 


LO YOGA NON SI APPRENDE ONLINE, parte 2

Ciao, eccomi di nuovo a parlare del perché lo yoga NON si può apprendere on line. Sono Andrea Buonaccorsi, insegno yoga da quasi 4 decadi e se vuoi maggiori informazioni sulla scuola per insegnanti di yoga che ho fondato e sul prossimo OPEN DAY del 4 Marzo segui questo link

https://mailchi.mp/4a4da76137af/scuola-di-yoga-integrale 

Ma torniamo al perchè lo yoga non si può apprendere online

L’apprendimento ONLINE ATTIVA SOLO DUE QUINTI DEL TUO POTENZIALE.

I nostri sensi sono 5 e lo stesso vale per forme di comunicazione ed apprendimento. Il mondo digitale usa unicamente la comunicazione visuale ed uditiva. E’ importante sottolineare che la vista e l’udito sono maggiormente connessi alla dimensione cognitiva ed intellettuale. Il tatto, l’olfatto ed il gusto hanno accesso a forme di intelligenza più arcaiche. Un profumo può portarci istantaneamente indietro all’infanzia. Non è un caso che siano anche i sensi più difficili da digitalizzare. Quindi, nell’apprendimento online, si perdono 3 sensi su 5. Si potrebbe obiettare che anche nella formazione scolastica tradizionale tutto si basa su vista ed udito. Dal mio punto di vista è una ulteriore conferma che quell’approccio non funziona. La scuola non è certo il luogo dove si formano individui completi. Lo yoga è un’altra cosa. Non fornisce informazioni per un arricchimento intellettuale ma esperienze per una crescita integrale.

IL TOCCO E’ UNA FORMA DI INIZIAZIONE.

Nella tradizione yoga l’insegnamento attraverso il tocco è estremamente importante. Posso descrivere una posizione con mille parole, mostrarne ogni dettaglio, ma la correzione ed aggiustamento manuale aprono all’esperienza diretta e vanno in profondità.

Ad esempio, quando si inizia a praticare Sirsasana (la posizione sulla testa) un buon numero di allievi sono presi dalla paura. Trovarsi a testa in giù non è così normale. Elencare gli innumerevoli benefici di questa posizione (sempre se fatta correttamente e con le giuste accortezze) non convince i più timorosi.

Ciò che poi viene sperimentato all’inizio, da chi è alle prime armi con la posizione sulla testa, è quasi sempre un senso di eccessivo carico sul collo, pressione alle orecchie, rigidità della muscolatura, e soprattutto paura di cadere. Ma ecco il miracolo: ci sono molte forme di correzione manuale che consentono di far fare all’allievo questa posizione come se le spalle lavorassero con la forza e l’esperienza di un veterano e, soprattutto, nella totale sicurezza di non cadere. A questo punto la paura si trasforma in piacere e tipicamente la persona si lascia andare ad un’esclamazione che più o meno suona così: “bellissimo!“. Poi , normalmente, aggiunge anche: “ma da solo non ci riuscirei mai” a cui segue la mia risposta di rito: “invece sì, con il tempo e la pratica”.

Il tocco e la correzione manuale sono quindi una macchina del tempo, ti fanno vedere come sarai nel futuro. E’ una vera e propria iniziazione, un atto magico che apre le porte ad un diverso livello di consapevolezza.

Puoi avere questa esperienza online? No! Tutto questo ha impatto sull’apprendimento dello yoga? Assolutamente sì. Non puoi entrare nell’esperienza profonda dello yoga senza il tocco dell’insegnante.

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venerdì 27 gennaio 2023

Lo Yoga non si apprende online, parte 1

 

LO YOGA NON SI APPRENDE ONLINE, parte 1

Ciao, sono Andrea Buonaccorsi ed insegno yoga da quasi 4 decadi. Con oggi inizio una serie di articoli in cui spiego perché lo yoga si può apprendere solo in presenza. Il mondo dell’online e dei video corsi è solo un di più, utile solo se hai già delle buone basi apprese in presenza.

Se vuoi maggiori informazioni sulla scuola per insegnanti di yoga che ho fondato e sul prossimo OPEN DAY del 4 Marzo segui questo link

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Ma torniamo al perchè lo yoga non si può apprendere online

Alcune cose si possono apprendere online, altre no

La pandemia di Covid ha creato molti problemi ma ha anche dimostrato che molte attività possono essere fatte in remoto tramite internet. Molti lavori del mondo del terziario sono addirittura più produttivi se fatti in smart working da casa: risparmio di tempo, energia, minori costi, ed anche un approccio più ecologico.

Lo yoga però è altra cosa.

Anch’io durante il periodo del lock down ho offerto lezioni di yoga on line ed ho creato alcuni video corsi. Su internet e soprattutto youtube trovo materiale molto interessante prodotto magari da maestri di fama mondiale che non riuscirei ad incontrare di persona. Ma ci sono alcuni elementi da tenere presente.

Elementi da tenere presente

Il primo elemento, tutt’altro che trascurabile, è che io pratico ed insegno yoga da quasi 4 decadi. Ho avuto una lunga formazione in presenza, e a questo punto so come muovermi e come recuperare del buon materiale didattico e di carattere spirituale anche online.

Il secondo elemento è che se non hai molta esperienza nello yoga e ti affidi a dei corsi online o, peggio ancora, a dei video corsi, rischi di farti del male. Magari non ti capita subito, soprattutto se ciò che fai è molto blando, ma il rischio che prima o poi ti succeda qualcosa di non piacevole è alto. Per quanto si diano molti dettagli su come fare le posizioni la mia esperienza mi dice che chi è principiante non pone tutta quell’attenzione necessaria e tende a trascurare molti dettagli importanti.

A lezione di yoga si segue con attenzione ogni allievo

Per me è del tutto normale ripetere le stesse cose più volte e correggere un allievo che costantemente ripete lo stesso errore. E’ un problema dell’allievo che si impegna poco e non ti ascolta? No! E’ la prassi dello yoga che cerca di estirpare da te le abitudini erronee. Se non fosse così sarebbe una qualunque altra forma di fitness. Infatti, lo yoga deve aiutarti a ritrovare allineamento e simmetria, non per una ragione estetica ma funzionale. Solo quando il corpo è in equilibrio l’energia vitale si muove correttamente e questa è la base del cambiamento.

La correzione dell'insegnante è parte del processo di rinascita

La nostra storia personale è fatta di abitudini acquisite inconsapevolmente che sono registrate nella nostra memoria e densificate nel corpo. La postura di una persona rivela tutto della sua storia: traumi subiti, carichi emotivi e tanto altro. E quando qualcosa è memorizzato nel corpo la spinta a ripetere un certo modello ormai acquisito è molto più forte di ogni comprensione razionale. E’ per questo che, a lezione, le cose vanno ripetute continuamente ed i progressi sono lenti. Stiamo di fatto riprogrammando la nostra memoria inconscia. Solo la presenza di un insegnante è in grado di darti quelle correzioni (ripetute) che vanno a modificare un modello inconscio. Le lezioni online o video corsi non possono fare questo, l’insegnante non è lì per te a correggerti.

Tutto lo yoga si basa su una stretta relazione maestro discepolo, o più semplicemente, insegnate-allievo. E’ così da millenni e non perché mancasse internet.

C’è molto altro, ma lo vedremo nel prossimo articolo.

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