mercoledì 20 ottobre 2021

Dall'eresia ad aquarian waves

 

Da moltissimi anni mi occupo di crescita personale, ricerca spirituale e benessere. I miei primi Maestri mi hanno insegnato che per la mentalità moderna è necessario utilizzare una metodologia integrale che risvegli tutte le forme di intelligenza presenti in noi a livello fisico, energetico, emotivo, mentale. Devo riconoscere che questo è probabilmente l’insegnamento più importante che ho fatto mio. Ho passato quindi più di 3 decenni a fare formazione su discipline fra loro molto diverse: dallo yoga, all’astrologia, alla mindfulness, alla Biodanza, alla Soul Motion, all’arte intuitiva. Ogni ambiente si presentava in maniera molto settoriale, aveva un suo proprio linguaggio e modo di lavorare. Intuivo una trama comune fra tutti questi percorsi ma non è stato facile portarla alla luce. Soprattutto perchè nessuno di questi ambienti si mostrava interessato e quindi collaborativo nell’integrarsi con altre metodologie. In conseguenza a ciò io ho sempre nutrito e manifestato una certa insofferenza a rimanere confinato nell’ortodossia che ogni percorso richiedeva. Mi sono quindi spesso ritrovato nel ruolo dell’eretico, un ruolo interessante ed anche divertente, lo ammetto. Un ruolo che mi veniva attribuito dagli altri perchè ovviamente, dal mio punto di vista, io mi sentivo perfettamente ortodosso e coerente alla mia visione integrale e multidisciplinare. Come si sa, tutto è relativo. Naturalmente la storia insegna che ogni eretico, alla fine, fonda la propria via, non so se più per il bisogno di trovarsi finalmente dentro un sistema dove sentirsi allineato, o per un bisogno narcisistico di essere riconosciuto o per il genuino desiderio di offrire una nuova opportunità all’umanità. Probabilmente per tutto questo ed altro ancora. Di fatto la mia sensazione è che, ad un certo punto, la nascità di un nuovo metodo, di una nuova via sia qualcosa di inevitabile ed anche salutare perchè  comunque associata al rilascio di energia creativa. Naturalmente, come diceva uno di quei miei primi Maestri: “non c’è  niente di nuovo sotto il sole, tutto è già stato detto”. Ma il modo in cui viene assemblato e presentato può assumere infinite forme in accordo con l’infinità varietà di sensibilità, interessi, culture presenti nel genere umano.

Quindi anche la mia “eresia” ha prodotto una nuova via, un nuovo metodo che ho chiamato “aquarian waves” e che vi presenterò in prossimi articoli. Niente di diverso dalla traiettoria che ho sempre seguito nella mia formazione personale e nel mio modo di insegnare. La cosa più difficile è stato trovare il nome ma adesso sento che è quello giusto.