Gli attacchi di panico sono un
problema serio per molte persone, un problema che pesa sulla qualità della
vita. Sebbene si tratti di un argomento medico e psicologico vorrei offrire
anche un’altra prospettiva.
Perché? Perché per me tutto è iniziato da lì, da un periodo costellato da attacchi di panico che poi mi ha introdotto ad un mondo meraviglioso.
Attacchi di panico, la seguente premessa è doverosa: se soffri di attacchi di panico e stai facendo una qualunque forma di terapia quello che sto per scrivere non deve in alcun modo distoglierti da ciò che stai facendo. C’è infatti un problema immediato da risolvere. C’è però anche qualcos’altro su cui vale la pena investire tempo mentre ti stati curando.
Quando abbiamo un problema la nostra attenzione è totalmente focalizzata nel trovare una soluzione: se sei inseguito da un leone devi trovare rapidamente un rifugio, c’è poco altro da fare.
Supponiamo però che il problema sia solo la spia di un disagio esistenziale più ampio qualcosa che ti sta dicendo di cambiare vita. E quando intendo cambiare vita non mi riferisco ad andare a vivere in Tibet. Si tratta più semplicemente di ritornare ad ascoltare il corpo uscendo dai luoghi affollati della mente. Vuol dire rimettere in equilibrio l’energia vitale attraverso esercizi di yoga mirati e tecniche di respirazione. Vuol dire scoprire altre potenzialità della mente grazie alla meditazione. Vuol dire che la tua dimensione animale, umana e spirituale devono integrarsi. In altre parole, vuol dire fare yoga
Quando abbiamo un problema cerchiamo di controllarlo, vogliamo prevedere quando succederà per anticiparlo. Ma se la radice del problema fosse proprio l’eccesso di controllo? Se la nostra vita è piena di barriere, routine, costante ripetizione dei soliti schemi di vita è poi così strano che qualcosa dentro di noi si ribelli?
Ok, siamo convinti di non potere fare niente per cambiare la situazione in cui viviamo. Ma il cambiamento che propone lo yoga parte da noi, da nessun’altro luogo. Non devi cambiare città, famiglia, moglie, marito, lavoro. Devi solo cambiare la relazione con te stesso perché sia più sana, vitale, connessa e creativa.
Ho iniziato a fare yoga nel
lontano 1985 perché soffrivo di attacchi di panico. Allora era un grosso
problema, adesso so che è stato un dono. Per un po’ ho cercato di controllare e
confinare il problema rendendolo ancora più rabbioso. Poi ho deciso di
cavalcarlo e mi ha condotto in praterie sterminate.
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