martedì 9 agosto 2022

Dal problema al benessere, all'autorealizzazione

 


Un bel po’ di anni fa un Maestro mi disse: “i problemi e le avversità fanno parte del metodo didattico di questo universo per promuovere l’evoluzione”. Ed io pensai: “oddio, mi sembra una didattica piuttosto ricca in certi momenti”. In effetti i problemi non vengono mai da soli e quando ci siamo dentro fino al collo è difficile pensare che ci sia dietro una qualche utilità. Ciò nonostante, la vita, la mia e quella di molti altri, confermano le parole di quel Maestro. Ogni problema nasconde un’opportunità.


E’ difficile per me fare una stima anche approssimativa di quante persone sono state mie allieve di yoga, meditazione, Soul Motion, di quante hanno frequentato i miei workshop, seminari, conferenze, di quanti hanno seguito con me un percorso di counselling astrologico. Sicuramente molte centinaia, probabilmente anche un migliaio, di certo un numero sufficiente per ricavare alcune informazioni statistiche.

La percentuale di coloro che sono arrivati a me per semplice curiosità o per il puro gusto di provare una disciplina un po’ esotica direi che è veramente irrilevante. Poi ci sono coloro che conoscono esattamente le ragioni karmiche del perché sta capitando loro una certa cosa, sanno quali chakra sono bloccati ed hanno chiaro cosa serve alla propria evoluzione. Fortunatamente anche qui la percentuale è molto bassa, molto al di sotto dello sbarramento del 3% perché in questi casi una certa forma sbarramento va invocata.

Insomma, la stragrande maggioranza di chi si avvicina a certe tematiche e pratiche è fatta di persone con problemi, di vario tipo (fisico, emozionale, esistenziale, di salute ecc..), con il desiderio e l’intenzione di risolvere il problema, senza la più pallida idea di cosa voglia dire evoluzione interiore, chiamata dell’anima, crescita spirituale. Questa è stata anche la mia storia

Quindi, ecco una sequenza plausibile:
1. Hai un problema, piccolo o grande che sia: mal di schiena, stress, attacchi di panico, separazione e chi più ne ha più ne metta.
2. Vuoi uscire dal problema (non è scontato, perché c’è anche ci vuole rimanere nel problema) ma soprattutto vuoi anche riprendere in mano la tua vita. Ad esempio, non accetti di essere un paziente per il resto dei tuoi giorni. Giusto per capire meglio cosa voglio dire vi racconto questa. Una persona di mia conoscenza mi ha detto di soffrire di pressione alta e che la soluzione proposta dal suo medico è stata inequivocabile: “prendi queste pillole”. Ovviamente questa persona si è domandata. “ma non è che, per caso, posso anche fare qualcosa cambiando il mio stile di vita?” Forse non basterà, forse sì, ma mi sembra comunque un approccio sano e maturo. Più in generale il modello collettivo di affrontare i problemi sembra propendere verso l’idea che tu non sia in grado di cambiare la tua vita. Ecco, al punto 2 di questa lista ci deve essere la volontà di risolvere il problema con la consapevolezza che la tua vita ti appartiene
3. Non devi sapere niente di crescita spirituale, non devi essere elastico e vitale, colto od esoterico. Cominci a provare certe metodologie come lo yoga, la meditazione, la Soul Motion e più che essere di testa cominci ad ascoltarti. E se sei nell’ascolto, anche se parti con un po’ di pregiudizi, alla fine la verità emerge, la tua verità.

Ho visto moltissimi casi di persone che sono uscite dal problema e che contemporaneamente si sono ritrovate in un’altra percezione di loro stesse, una percezione più ricca, più consapevole, più felice.

E’ stato un percorso sofferto, lungo e duro? Anche no! Quasi sicuramente la situazione di partenza era carica di sofferenza ma il processo trasformativo non ne aggiunge altra. Al contrario si basa sul benessere, sulla vitalità, sull’accesso alle risorse interiori.

Siamo stati educati all’idea che se vuoi un risultato devi prima lavorare sodo e fare dei sacrifici. Può valere forse in certi ambiti ma di certo non vale per la tua vita. Non esiste che prima soffri, soffri, soffri e poi ti ritrovi felice. Al più impari l’arte della sopportazione.

Se è la felicità che cerchi l’approccio, il metodo, la via deve essere già intrisa di felicità, creatività e benessere.
Dai, segui questo link…. verso la felicità. Ovvio!

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