mercoledì 3 maggio 2023

Yoga e trasgressione

 


Non sono un medico e quindi mi rifaccio alla letteratura scientifica: buona parte dei problemi di salute sono generati da noi stessi con un cattivo stile di vita. Si dice che il 90% delle malattie sia prodotto da noi stessi in base a ciò che fumiamo, mangiamo, beviamo, all’attività fisica che non facciamo, al modo in cui alimentiamo anche le nostre emozioni e la nostra mente. Questo è ormai un dato di fatto. Quindi, ne consegue, che, in molti casi, la salute può essere recuperata e conservata con un corretto stile di vita.

Cosa vuol dire però questo? Beh, spesso risuona come rinunciare a certi piaceri ed impegnarsi in qualcosa di faticoso. Un famoso comico ha fotografato questo retro-pensiero collettivo con una battuta “vivere da malati per morire sani”. E’ una frase di sicuro effetto. Non fotografa la realtà delle cose ma il pensiero collettivo sì. In altre parole, uno stile di vita corretto sarebbe adottare un insieme di regole che rendono la vita “sana” ma anche controllata, triste, senza sapore e soprattutto faticosa. Dopo anni di educazione scolastica, familiare, religiosa basata sul dovere e sul rispetto delle regole è evidente che il piacere immediato è ciò che ci appaga di più. Poi, ogni tanto, intervengono i sensi di colpa e proviamo a dare una raddrizzata alla nostra vita. Ma se agiamo solo per forza di volontà le cose non durano e se lo fanno paghiamo tutto questo in termini di perdita di sensibilità, autenticità, rilassamento. Diventiamo una sorta di Iron Man con una corazza emotiva che non sappiamo più togliere.

In realtà volontà e piacere, forza ed adattabilità, fervore e leggerezza, disciplina e libertà sono “finti” opposti che nella pratica dello yoga si integrano perfettamente.

Tutto parte da un atto di volontà che è sempre il motore trascinante. Ma nello yoga volontà e consapevolezza si sostengono a vicenda. Cosa vuol dire questo? Nel mondo convenzionale la consapevolezza è un fatto puramente di testa: mi impegno nel fare una certa cosa perché si sa che è giusto così, è ciò che va fatto. Mi piacerebbe fare altro ma la consapevolezza mi impone di fare il mio dovere. Nello yoga si impara a realizzare che ognuno di noi è “pura coscienza” e quindi maggiore è la consapevolezza maggiore ed intensa è l’esperienza di chi veramente siamo.

All’inizio serve un atto di volontà per superare certe abitudini ma, piano piano, lo yoga va a cambiarci nel profondo, generando salute e riscrivendo il nostro inconscio dove risiedono tutti i lacci che ci legano alla vita di sempre. Impariamo che ognuno di noi è ben oltre quello a cui ha sempre creduto. Ed è così che facciamo la più grande trasgressione di tutti i tempi: decidiamo liberamente della nostra vita.


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