venerdì 13 agosto 2021

IL VERO YOGA SI PRATICA FUORI DAL TAPPETINO

 Quando si introduce l’argomento “yoga” è piuttosto commune partire dal significato del nome stesso: “unione”, “unire”. Spesso però poi la pratica non riflette questa qualità, in genere c’è sempre qualche pezzo che viene lasciato in disparte. Nei molti anni in cui pratico ho viaggiato a lungo ed ho studiato con i migliori insegnanti del mondo. Sono grato a tutti loro, questo è fuori dubbio. Però sono insegnanti, non maestri. Mi sono trovato spesso a seguire dei seminari intensivi in cui per più giorni si praticava anche 8 ore al giorno con un grosso lavoro sul corpo senza però che ci fosse un solo minuto dedicato a riflettere sul senso dell’esistenza, a capire come ciò che stessi facendo poteva aiutarmi a comprendere la mia connessione con l’universo, o la radice delle mie paure, o dove stavano i miei potenziali. La giustificazione formale, quando c’era, è che il corpo ti offre le risposte a queste domande, ma non è così. Non è così che funziono io ed onestamente non lo vedo funzionare neanche negli altri.  Nuovamente siamo caduti nella trappola del dualismo dove la mente intellettuale è il male ed il corpo è il bene. Fortunatamente ci sono anche i Maestri che non perdono mai di vista l’integralità dello yoga e soprattutto il fine. Se quindi sono grato agli insegnanti sono ancora più grato ai veri Guru che ho incontrato, perchè i primi mi hanno dato la tecnica ma sono i secondi che mi aiutano a mantenere la direzione. Da alcuni anni seguo Sadhguru che, in questo meomento, considero il mio Maestro di riferimento. Un suo insegnamento chiave riguarda il perchè non siamo in grado di realizzare i nostri sogni. Nella cultura yoga non si parla di emozioni, di mente o di energia ma si parla di “corpi”. Al pari del corpo fisico c’è un corpo energetico, un corpo psicologico, un corpo mentale/intellettuale ed il corpo dell’anima. Quando tutti questi corpi sono ben allineati la vita fluisce con la missione dell’anima, i desideri profondi si realizzano e  l’universo stesso si rende complice di ciò. A questo serve la pratica dello yoga. Ma senza chiarezza, senza la conoscenza di come opera la coscienza ed i differenti attori che semplicemente chiamiamo “mente” la pratica stesse perde di efficacia. Potremmo diventare anche elastici nel corpo ma rimarremo rigidi nella vita andando a reinforzare orgoglio ed attaccamento.

Di fronte alla complessità e vastità dello yoga è sempre meglio rimanere umili. In questa proposta “la via dello yoga integrale” sia io che Monica non saremo immune da errori e limitazioni ma faremo del nostro meglio per offrire un esperienza dello yoga che offra energia e risposte ai grandi temi della vita…la vita di tutti i giorni che si pratica fuori dal tappetino.

Nei prossimi giorni vi darò altre informazioni relative alla “Via dello Yoga Integrale”.

Per informazioni e pre-iscrizioni scrivi a info@alkemicaproject.it o visita la pagina https://www.alkemicaproject.it/yoga-integrale/

martedì 3 agosto 2021

La via dello Yoga Integrale


A settembre partirà “La Via dello Yoga Integrale” una scuola permanente di approfondimento di questa disciplina millenaria per il benessere e la crescita personale. Mi affiancherà in questa impresa Monica Morelli, anche lei da molti anni insegnante di yoga. Questa scuola si terrà sia in presenza che on line, con materiale didattico (anche audio-visivo) che verrà messo a disposizione dei partecipanti. Sono previsti due percorsi: uno per principianti ed uno per persone più esperte. Ma vi fornirò informazioni più dettagliate nei prossimi giorni.

Perchè questo progetto? Insegno yoga da 35 anni e facendo un conto approssimativo credo di avere tenuto circa 5000 classi. Poi il lock down, qualche lezione on line ed alla fine mi sono detto: “adesso prenditi una pausa, vai in profondità nello yoga e senti veramente cosa vuoi insegnare”. E così ho fatto. Ho interrotto ogni forma di insegnamento, ogni giorno ho praticato per molte ore…ed ha preso forma una nuova visione, che in realtà era già in cantiere da alcuni anni.

Ci sono corsi di yoga di tutti i tipi ma, salvo rare eccezioni, la qualità dello yoga è appena scalfitta. Ed il problema non è tanto nella metodologia (ad esempio io e Monica avremo metodologie diverse e questo è di grande arricchimento) quanto nella chiarezza dell’obiettivo. Il punto chiave è che lo yoga deve farci accedere alla dimensione trascendente e da lì consentirci di creare la nostra vita in linea con la missione dell’anima. Tutto il resto è una conseguenza. Lo yoga aiuta a migliorare la salute, elimina lo stress, pacifica la mente ma questi sono sono solo (si fa per dire) “piacevoli effetti collaterali”. Lo scopo principale dello yoga è infatti Moksa, cioè Libertà. Non siamo liberi quando siamo agganciati ad una falsa imagine di noi che è basata sulla nostra storia e non abbiamo una relazione stabile con il potenziale puro dell’Essere. Non siamo liberi quando agiamo più per istinto di sopravvivenza che per ispirazione o quando cerchiamo di proteggere il nostro spazio invece che aprirci ad una vera relazione tra micro-cosmo e macro-cosmo. Spesso ci accontentiamo e questo atteggiamento lo portiamo anche dentro la pratica dello yoga. Siamo soddisfatti se ci sentiamo un po’ meglio, se riusciamo a fare una posizione che prima non eravamo in grado di fare. Di nuovo, questi sono piacevoli effetti collaterali ma che ne è dell’intero potenziale che è dentro ciascuno di noi? Che ne è della nostra missione? Che ne è del diritto alla felicità, al rendere la nostra vita straordinaria?

La disciplina dello yoga deve insegnarci a ri-scrivere dentro di noi una nuova storia fatta di potenzialità e per questo serve una pratica integrale che prenda in considerazione la nostra natura fisica, energetica, emotiva, mentale, spirituale. Ed oltre alla pratica c’è bisogno di studio per comprendere i processi della mente, della coscienza, la nostra connessione individuale con il cosmo. Ed infine tutto questo deve avere una ricaduta pratica nella vita quotidiana.

“La Via dello Yoga Integrale” è per tutti coloro che non si accontentano e che desiderano realizzare la miglior versione di loro stessi.