Non so da quanto tempo si celebri
la festa di Halloween qui in Italia. La zucca con la faccia sorridente
illuminata da una candela accesa al centro è comunque parte dei miei ricordi
d’infanzia. Halloween è una festa Celtica di origine Irlandese che ha avuto
sempre più diffusione nel mondo, negli ultimi decenni è una moda anche qui da
noi. Naturalmente, come accade anche per il Natale, queste feste hanno un loro
cuore magico che ne determina il successo a livello popolare. Il modo però in
cui esse vengono vissute è raramente all’altezza di tutta questa magia,
l’esperienza reale è bene al di sotto delle aspettative. Il magico non è solo un
fenomeno illusorio con cui cerchiamo di incantare i bambini. E’ una necessità dell’animo
umano di contattare il sacro dell’esistenza. Abbiamo bisogno di magia nella
nostra vita ma nessuno ci ha mai insegnato come realizzarla.
Come spiega James Hillman la
comunicazione con il mondo del magico avviene attraverso immagini, rituali e
danza, ma non pensiate che una serata in discoteca vestiti da zombie vi faccia accedere
al senso profondo di Halloween. Per un bambino, la cui relazione con il
fantastico è potente, un semplice lenzuolo è in grado di trasformarlo in un
fantasma. Ma per noi adulti qualunque mascheramento scivola sempre in un
fenomeno goliardico. Non abbiamo accesso al magico. Si può fare di meglio?
Certo !
Facciamo un piccolo sforzo per
comprendere le cose ad un livello intellettuale ma subito dopo abbandoniamo
questo livello per immergerci nel rituale e nella danza. Dietro la festa di Halloween
c’è molta simbologia e basta accedere ad una piccola parte di essa per aprire
un portale verso molteplici implicazioni esistenziali. Prendiamo un tema a
caso: la paura. La paura ha una sua dimensione istintuale ed è una risorsa
chiave per la sopravvivenza. Senza di essa saremmo già morti da tempo e
probabilmente la nostra specie si sarebbe estinta all’alba della sua storia. Ma
su essa si è costruito un castello del Conte Dracula fatto di paure che vivono
solo nella mente senza relazione con alcun pericolo reale. Da cosa deriva
infatti la paura verso le emozioni? Perché non possiamo guardare negli occhi ed
in silenzio un altro essere umano e mostrare le nostre parti vulnerabili? Da
quale pericolo reale ci stiamo proteggendo? Quale paura ci impedisce di
diventare quello che realmente potremmo essere ed avere una vita piena ed
autenticamente nostra. Quale paura ci tiene confinati negli angusti confini del
nostro ego lontani anni luce da quell’infinito che è un nostro potenziale?
Infinitamente liberi dentro, infinitamente amorevoli, infinitamente autentici.
Volete dei fantasmi, volete degli zombie? Eccoli, sono sempre con noi ma non li
vediamo e fintanto che rimangono confinati nel buio agiranno alle nostre
spalle. Qualunque cosa sia Halloween una cosa è certa: non è l’unico giorno in
cui ci mascheriamo, non è l’unico giorno in cui conviviamo con i mostri.
La danza è uno strumento molto potente per creare un
dialogo cosciente con queste forze nascoste. Una volta invitate al ballo
mostrano un loro lato umano ed amichevole, perdono il loro potere nefasto su di
noi e la nostra vita allarga il suo orizzonte. Dancing Halloween è un'opportunità da non pedere!
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