La carta natale è
la rappresentazione simbolica del cielo nell’istante di nascita, vista dal
luogo di nascita. Include pertanto una dimensione temporale che fotografa
l’atto di moto dell’universo intorno a noi ed una dimensione spaziale che
rappresenta il punto di vista da cui vediamo quello che accade. In altri
termini in quel preciso istante il sole, la luna e tutti i pianeti hanno una
posizione ben precisa in relaziona al pianeta Terra e tale configurazione non
sarà mai più ripetibile. In quello stesso istante molte persone possono nascere
sul nostro pianeta e quindi sono in molti coloro che potenzialmente ereditano
tale configurazione astronomica. Ma due persone non possono nascere nello
stesso istante ed anche nello stesso luogo, nello stesso punto sul pianeta. Non
può accadere a meno che non si tratti di gemelli siamesi. Quindi, la carta
natale, fotografando un certo istante ed essendo relativa ad un preciso luogo,
identifica qualcosa di totalmente unico ed irripetibile. Ci potranno essere
similitudini, somiglianze, ma da un punto di vista ideale la nostra carta
natale rappresenta una singolarità che non ha eguali in tutto il pianeta ed in
tutti i tempi. Ognuno di noi è unico. Citando uno dei miei primi Maestri: “ogni
essere umano è un progetto unico ed irripetibile”.
A questo punto
nascono un po’ di domande. Quanto siamo consapevoli di questa unicità della
nostra esistenza? Siamo sicuri di non misurare tutto secondo un metro
collettivo?
Siamo consapevoli
che diversità significa ricchezza? Stiamo veramente valorizzando la nostra
diversità?
Siamo consapevoli
che la nostra via di evoluzione, seppure si avvalga dell’esperienza e degli
insegnamenti di Maestri ed altre figure di riferimento, è comunque la nostra
specifica via di autorealizzazione? Nessuno potrà percorrerla per noi.
Ma soprattutto
siamo consci del fatto che comprendere la grande diversità che è in noi è il
passo chiave per ricomporre l’unità che sta alla base di tutta la vita?
L’innata paura ed avversione che più o meno abbiamo tutti in relazione al
diverso nasce dal non sapere dialogare con la diversità che è dentro di noi.
Molto spesso la stessa astrologia è usata per catalogare, inquadrare e quindi
confinare la vita dentro uno schema che sappiamo gestire. Al contrario, lo
scopo dell’astrologia è liberare la diversità che è dentro di noi per
ricomporre l’unità ad un livello più alto e spirituale, trascendendo gli
angusti limiti dell’ego. Perché sicuramente esiste un movimento esistenziale
dell’Anima ed è un movimento integrante e di ricomposizione dell’unità ma
questo non potrà mai accadere se lasciamo vari pezzi di noi per la strada o in
qualche angolo buio dove nessuno può vederli. Di nuovo l’insegnamento del mio
Maestro: “viviamo in un universo e noi stessi siamo un universo vale a dire “unità
nella diversità”.
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