Anche chi pratica yoga, meditazione, danza, tecniche energetiche e quant’altro rischia di ricercare solo un vago senso di benessere. In realtà possiamo ottenere molto di più.
Era l’aprile del 1986 quando ho tenuto la mia prima lezione di yoga, quindi 35 anni fa, e dall’ora non ho mai smesso di insegnare. Un rapido calcolo mi fa stimare ad oltre cinquemila gli eventi che ho tenuto tra classi di yoga, meditazione, danza consapevole, workhops, seminari, conferenze, per non parlare delle centinaia di sessioni individuali di counselling astrologico. Quando poi è iniziata l’era Covid ho continuato a fare lezione on line ma ad un certo punto ho sentito il bisogno di fermarmi e fare il punto della situazione. Ben presto mi sono reso conto che questo incessante ritmo di insegnamento mi aveva impedito di cogliere il vero cuore della faccenda. Quando si è dentro una routine è difficile vedere oltre. Ho smesso quindi di insegnare e negli ultimi 6 mesi mi sono dedicato al mio personale viaggio verso la “sorgente”. Per inciso, contrariamente a quanto alcuni sostengono, non si tratta affatto di un percorso serioso e faticoso ma, al contrario, di un movimento di gioioso alleggerimento. Infatti, più ci si avvicina alla fonte del nostro essere e più le pesantezze esistenziali si dissolvono. C’è molta confusione sul tema della spiritualità, spesso letta attraverso le lenti di una visione religiosa o, peggio ancora, di stampo psicologico/psicoterapeutico. In realtà è l’accesso al puro potenziale creativo, da cui fare discendere un altrettanto gioioso atto creativo di sè stessi. Pratico quindi quotidianamente e con estremo piacere danza, yoga e meditazione. Tengo un diaro alchemico dove descrivo e disegno la trasformazione della mia coscienza. Ogni giorno vado a camminare nel bosco cercando di essere in contatto con la natura attraverso tutti i miei sensi. Questo è uno dei vantaggi dell’essere ingegnere in smart working. E naturalmente progetto i nuovi percorsi di crescita personale. Ogni volta che sento di ricadere in un modello di pensiero vecchio mi fermo ed aspetto di avere un’intuizione nuova. Spesso devo tenere a freno la mia natura propositiva ed organizzativa ed imparare l’arte della pazienza.
Una cosa è certa: ogni via spirituale deve portare a realizzare i propri sogni. E quando parlo di realizzare i propri sogni non mi riferisco all’idea di comprare la casa da sempre desiderata, diventare ricco o trovare l’anima gemella. Queste saranno le conseguenze, se dovranno esserlo. No, mi riferisco al fatto di diventare l’essere umano completo per cui sono nato. Così come un fiore, nel suo fiorire, diventa naturalmente la piena espressione di ciò che è, la stessa cosa deve essere per ogni essere umano. Magari è banale ricordarlo ma l’esperienza di questi 35 anni di insegnamento mi ha dimostrato che non lo è affatto. E’ facile perdere la direzione, non credere ai propri potenziali ed accontentarsi.
Spero che presto si ritorni ad una vita normale, ma so che per me non sarà la normalità di prima, incluso il mio modo di insegnare. Se infatti mi sto muovendo per realizzare i miei sogni, come potrei insegnare qualcosa di diverso da “come realizzare i propri sogni”?
Era l’aprile del 1986 quando ho tenuto la mia prima lezione di yoga, quindi 35 anni fa, e dall’ora non ho mai smesso di insegnare. Un rapido calcolo mi fa stimare ad oltre cinquemila gli eventi che ho tenuto tra classi di yoga, meditazione, danza consapevole, workhops, seminari, conferenze, per non parlare delle centinaia di sessioni individuali di counselling astrologico. Quando poi è iniziata l’era Covid ho continuato a fare lezione on line ma ad un certo punto ho sentito il bisogno di fermarmi e fare il punto della situazione. Ben presto mi sono reso conto che questo incessante ritmo di insegnamento mi aveva impedito di cogliere il vero cuore della faccenda. Quando si è dentro una routine è difficile vedere oltre. Ho smesso quindi di insegnare e negli ultimi 6 mesi mi sono dedicato al mio personale viaggio verso la “sorgente”. Per inciso, contrariamente a quanto alcuni sostengono, non si tratta affatto di un percorso serioso e faticoso ma, al contrario, di un movimento di gioioso alleggerimento. Infatti, più ci si avvicina alla fonte del nostro essere e più le pesantezze esistenziali si dissolvono. C’è molta confusione sul tema della spiritualità, spesso letta attraverso le lenti di una visione religiosa o, peggio ancora, di stampo psicologico/psicoterapeutico. In realtà è l’accesso al puro potenziale creativo, da cui fare discendere un altrettanto gioioso atto creativo di sè stessi. Pratico quindi quotidianamente e con estremo piacere danza, yoga e meditazione. Tengo un diaro alchemico dove descrivo e disegno la trasformazione della mia coscienza. Ogni giorno vado a camminare nel bosco cercando di essere in contatto con la natura attraverso tutti i miei sensi. Questo è uno dei vantaggi dell’essere ingegnere in smart working. E naturalmente progetto i nuovi percorsi di crescita personale. Ogni volta che sento di ricadere in un modello di pensiero vecchio mi fermo ed aspetto di avere un’intuizione nuova. Spesso devo tenere a freno la mia natura propositiva ed organizzativa ed imparare l’arte della pazienza.
Una cosa è certa: ogni via spirituale deve portare a realizzare i propri sogni. E quando parlo di realizzare i propri sogni non mi riferisco all’idea di comprare la casa da sempre desiderata, diventare ricco o trovare l’anima gemella. Queste saranno le conseguenze, se dovranno esserlo. No, mi riferisco al fatto di diventare l’essere umano completo per cui sono nato. Così come un fiore, nel suo fiorire, diventa naturalmente la piena espressione di ciò che è, la stessa cosa deve essere per ogni essere umano. Magari è banale ricordarlo ma l’esperienza di questi 35 anni di insegnamento mi ha dimostrato che non lo è affatto. E’ facile perdere la direzione, non credere ai propri potenziali ed accontentarsi.
Spero che presto si ritorni ad una vita normale, ma so che per me non sarà la normalità di prima, incluso il mio modo di insegnare. Se infatti mi sto muovendo per realizzare i miei sogni, come potrei insegnare qualcosa di diverso da “come realizzare i propri sogni”?
Stay tuned!