giovedì 25 aprile 2024

"CONNESSIONI" : danza e meditazione

 

Quando si inizia a fare yoga è probabilmente per un generico bisogno di stare meglio. Si sa che lo yoga aumenta l’elasticità del corpo, migliora il tono energetico e crea una certa calma interiore.

E’ anche molto probabile che la scelta di accedere ad un corso di “yoga over 50” è perché ci si sente rassicurati in quanto non siamo più giovanissimi né particolarmente in forma.

Bene, la prima cosa da chiarire è che lo yoga non pretende a priori che tu sia in forma. Qualunque età e condizione fisica va bene per iniziare. Una buona pratica di yoga ti prende da dove sei e ti porta verso un crescente stato di benessere e consapevolezza.

La seconda cosa è che “yoga over 50” non identifica una pratica soft ed ammorbidita per persone di una certa età. Direi che è quasi il contrario e può essere testimoniato dagli allievi che frequentano i miei corsi. Con la giusta metodologia lo yoga deve comunque portarti fuori dalla zona di comfort affinché tu possa accedere al tuo vero potenziale. Se cerchi qualcosa che ti coccoli per come sei questa disciplina non fa per te. Se, al contrario, cerchi una vera rinascita a livello fisico, mentale e spirituale lo yoga è lo strumento perfetto, realizzato ed affinato in migliaia di anni esattamente per questo scopo. E la rinascita significa affrontare e trasformare un certo grado di rigidità sia nel corpo che in altre sfere del nostro essere.

Yoga Over 50 parte semplicemente dalla constatazione che ad una certa età, qualunque essa sia, si acquisisce la consapevolezza che è arrivato il momento di prendere in mano la propria vita, di imparare a prendere cura di sé stessi e di giocarsela fino in fondo. Diciamo che questo bisogno è statisticamente più frequente in persone mature che in un ventenne. Lo yoga richiede maturità.

Siamo in una società bombardata da migliaia di informazioni e viviamo molto più nella testa che nel corpo, in altre parole siamo molto proiettati nel passato e nel futuro e non sappiamo abitare il presente. Per questa ragione, la pratica dello yoga inizia dal corpo. Ho inserito molte classi settimanali a tutti gli orari così da dare la possibilità di partecipare il più spesso possibile affinché la pratica si radichi a livello cellulare.

E per molte persone può finire lì: vieni a lezione di yoga e stai meglio.

Supponiamo però che, anche a seguito di questo crescente benessere che senti nel corpo ma che migra anche nella mente, tu decida veramente di comprendere e realizzare il tuo vero potenziale. Ecco, lo yoga è un sistema molto più vasto e ricco di quanto sospetti. Ha una tradizione millenaria ma è dannatamente attuale.

Sto inserendo nuovi appuntamenti periodici che vogliono costituire un assaggio del potenziale offerto dallo yoga.

Il prossimo appuntamento GRATUITO si intitola “Connessioni” ed invece delle posizioni del corpo si usa la danza libera e la meditazione, ma è sempre yoga.

“CONNESSIONI” Danza e Meditazione

Sabato 4 Maggio, ore 21.00

Spazio Imaginalia, via Duccini 62, Massarosa

“Connessioni” perché la nostra idea di separazione, isolamento, solitudine, incomprensione è un elemento illusorio della mente. L’assenza di connessione è frutto della paura del vivere. Molte persone temono la danza ma è una paura del tutto ingiustificata che fa parte di una idea collettiva e stereotipata. Il pregiudizio è la ragione stessa per cui non ti senti connesso.

Chiudo questo breve articolo con la famosa frase del poeta William Blake “Se le porte della percezione fossero spalancate, ogni cosa apparirebbe all'uomo come realmente è, infinita."

Nel decidere se partecipare o meno a questo evento del 4 Maggio non ti focalizzare sulla danza, quello è solo un dettaglio. Decidi invece se vuoi iniziare ad aprire le porte della percezione.

Andrea


giovedì 25 gennaio 2024

Yoga Over 50: costruire il proprio benessere è come costruire una casa

 



Come si suole dire per costruire una casa si parte dalle fondamenta. Si dà poi per scontato che queste servano per sostenere l’intero edificio. Quindi, nessuno di sognerebbe di ritenere la costruzione compiuta una volta completate le fondamenta.

Non perderei tempo a scrivere queste ovvietà se non osservassi che la costruzione del benessere personale, che dovrebbe seguire le stesse regole di una casa, è spesso un processo del tutto illogico.

La natura umana è ricca e multidimensionale ed il vero benessere deve abbracciare questa complessità. Si parte dalle fondamenta: rimettere in buona salute il corpo, acquisire energia vitale, forza, elasticità, equilibrio, resistenza. Per creare le fondamenta bisogna scavare nel terreno, rimuovere molta materia, fare spazio. E’ necessario quindi vincere il torpore, la pigrizia, accettare la fatica. Le fondamenta non le puoi semplicemente appoggiare sul terreno delle tue abitudini accumulate negli anni. Devi rimuovere tonnellate di terra. E’ faticoso ma si può fare se hai in mente la casa dei tuoi sogni, se hai una visione del futuro che vuoi.

Ok, quindi si parte dal corpo, ci rimettiamo in forma ed attiviamo un processo di ringiovanimento biologico, cellulare. E poi? Ti fermi qui? Lasci la casa a livello delle fondamenta? Cosa ci metti sopra? Una roulotte?  

Lo yoga, nella sua forma classica, parte dalle fondamenta ed arriva al tetto, non perde di vista la casa nella sua completezza. Si inizia dal corpo e non si può fare diversamente. Molti allievi che arrivano per la prima volta a lezione si aspettano forse una pratica soft ma ben presto si accorgono che non è così, il corpo deve lavorare e la fatica va messa nel conto. Ma non bisogna preoccuparsi perché ben presto si è ripagati dal forte senso di benessere che emerge alla fine della pratica stessa e che dura nei giorni a seguire. Con il tempo si impara però anche a modificare l’attitudine mentale. 

Ogni posizione che facciamo nello yoga risuona a livello della psiche e della mente. Agendo consapevolmente e con la giusta metodologia, quella stessa forza, elasticità, stabilità, vitalità che imprimiamo al corpo si trasferisce a livelli più sottili del nostro essere. Stiamo costruendo una casa armoniosa, unica, completa di tutto perché è dove abita la nostra anima.

martedì 16 gennaio 2024

Non procrastinare l'inizio dello yoga, è il momento di accendere il fuoco

 

Lo yoga è un potente strumento di rinascita e può fare veramente la differenza ma richiede un atto di volontà: la volontà di praticarlo. All’inizio può risultare difficile, bisogna combattere la pigrizia che è sicuramente un attore dominante soprattutto dopo un lungo periodo di festività.

Per accendere un fuoco devo quanto meno trovare un fiammifero, sfregarlo e fare scaturire la fiamma iniziale. Da lì in poi il fuoco si alimenta da solo.

Qualcosa del genere accade nello yoga: devo inizialmente accendere una scintilla che vinca la pigrizia.  Successivamente il benessere che proviene dalla pratica sarà sufficiente a mantenere alta la fiamma.

Pratico yoga da quasi 40 anni e non potrei farlo se ogni volta dovessi lottare contro la pigrizia o se fosse un vero sforzo. In realtà è un piacere ed un bisogno del corpo e della mente per stare bene. Non c’è una grossa virtù in tutto questo, faccio semplicemente ciò che mi piace e mi fa sentire vivo. Ma non è stato così all’inizio, anzi ero piuttosto riluttante a fare yoga. Fortunatamente non stavo bene e questo stato di malessere fu la scintilla che mi fece superare la pigrizia ed il pregiudizio.  

Nella simbologia alchimista il fuoco è spesso associato alla passione. Accendere il fuoco equivale a trovare un oggetto che scateni la nostra passione. La propria vita, il proprio benessere e quello delle persone intorno a noi non dovrebbe essere qualcosa che ci appassiona?

Se ancora non hai sperimentato i benefici dello yoga e ti serve una buona motivazione, ecco, pensa a tutte le cose che potresti fare in una condizione di buona salute, alta energia e chiarezza interiore. Investire su noi stessi è il punto di partenza per tutto il resto.